Isuzu Cerea - Leali Padova  2 - 3
(25-23, 14-25, 15-25, 28-26, 15-17)

Isuzu Cerea: Borin 21, Brutti 22, Caruzzi 2, Poltronieri 6, Tollini 9, Romagnoli 17, Pericati (L), Andreis, n.e. Biondan, Gobbetti, Pedoni, Battois, Lucchetti. All. Bertolini

Leali Padova: Avenia 7, Crepaldi 16, De Bortoli 15, Cheli 18, Secco 13, Caneva 17, D'Ambros (L), Angelini, n.e. Marangoni, Moro, Donato (L), Lunardi. All. Amaducci

Dopo un battaglia durata quasi due ore e mezza, Isuzu Cerea conquista un meritatissimo punto e spaventa il forte Leali Padova rischiando di portare a casa una vittoria che alla vigilia sarebbe stata quanto meno insperata. Infatti oltre ai già noti limiti imposti dalla panchina cortissima, Cerea deve rinunciare a Deborah Lucchetti per un fastidio muscolare che ne sconsiglia l'impiego onde evitare problemi maggiori.

Cerea quindi schiera Romagnoli come banda e affronta la partita con un grandissima concentrazione aggredendo subito Padova in battuta e portandosi in vantaggio (8-6). Presa in contropiede Padova non reagisce e il divario si allunga (16-11) con Cerea che non molla mai la presa e rintuzza tutti i tentativi di rimonta chiudendo meritatamente 25-23.

Le patavine sorprese da questo inizio reagiscono prepotentemente nel secondo set, alzando il muro e trovando più efficacia in attacco (3-8 e 9-16). Cerea è nel maggior momento di difficoltà e paga un calo di concentrazione che perdura per tutta la frazione, con qualche errore di troppo, lasciando via libera alle ragazze ospiti con un 14-25 che non ammette repliche.

Padova parte forte anche nel terzo (3-8) e sugli spalti qualcuno, che non conosce le nostre ragazze, accenna già qualche espressione sconsolata. Ma le nostre, come sempre reagiscono e con intensità e caparbietà, recuperando molti palloni si riportano sotto (13-16) avendo in questa fase anche qualche pallone per raggiungere la parità. A questo punto però, complice lo sforzo profuso ed un giro di formazione non fortunato, incocciano nell'altissimo muro di Padova che su finire del set diventa invalicabile. Padova chiude pertanto 15-25.

A questo punto quasi tutte le squadre mentalmente avrebbero dei cedimenti, ma Bertolini e le sue ragazze sono un caso a parte: si aggrappano alla partita e lottano con le unghie si tutti i palloni (8-6 e 16-15). Padova forse non si aspetta un avversario così vivo e fatica a tenere il passo: le nostre giocano tutti i palloni con grande grinta e attaccano da tutte le posizioni con efficacia. Il finale del set è da cardiopalmo. Padova gioca un match ball sul 23-24, ma Brutti, Borin e compagne tengono duro e riescono a portare a casa un set importantissimo e veramente spettacolare 28-26.

Si va ancora una volta al tie-break: Padova parte fortissimo con una Crepaldi sempre in gran spolvero e con le due alte centrali e si porta 1-4. Cerea ancora una volta reagisce e risponde colpo su colpo. Cambio campo con Cerea avanti 8-7 e poi punto a punto sino al 13-14. Ancora una palla match annullata, con Cerea che ne può giocare una sul 15-14. Il muro di Padova tiene e alla seconda palla match le padovane chiudono 15-17.

Il lunghissimo e caloroso applauso del pubblico presente è il suggello della partita che le nostre ragazze hanno giocato: una squadra che non si arrende mai e che profonde in campo tutti quello che ha nei propri serbatoi fisici e mentali. Ieri sera chi era presente ha assistito a una lezione su come deve essere inteso lo sport: non sempre si vince, ma si deve fare tutto quello che si può per non perdere. Siamo orgogliosi di poter dire che raramente si sono viste squadre con una dedizione e una capacità di stare in campo incuranti di ogni avversità come il Cerea di quest'anno.